Casa ADB

La nuova sede

Il 28 maggio 2016 è stata inaugurata la nuova sede dell’associazione, Casa ADB, in via Borgo Palazzo a Bergamo.

Uno spazio rinnovato e pensato per i bisogni delle persone con disabilità, che è diventato il quartiere generale dell’associazione, il luogo di riferimento dei servizi proposti e delle iniziative.

La sede è stata ristrutturata grazie alla donazione dei coniugi Caminiti e Venanzi, a un contributo di Banca Popolare di Bergamo e al sostegno di aziende private del territorio.

«Poter inaugurare Casa ADB è il coronamento di un vero e proprio sogno» sostiene il presidente Claudio Tombolini, «questa è una sede per tutti: dalle persone che usufruiscono dei nostri servizi, ai volontari che ci aiutano ogni giorno e a tutti i cittadini di Bergamo. Aver ristrutturato un padiglione all’interno di questa struttura adibita ai servizi sanitari e sociali, donatoci in comodato d’uso per 20 anni dall’Ospedale Papa Giovanni XXIII, significa aver recuperato e messo a disposizione un bene della comunità per offrire servizi sempre più importanti e professionali alle persone con disabilità e non solo. Con questo importante traguardo si raccolgono i frutti di un lavoro onesto e professionale svolto da tutte le persone che da sempre hanno guidato e collaborato con l’ADB. CASA ADB sarà un luogo dove far crescere la cultura della disabilità confrontandoci quotidianamente con le altre realtà cittadine. A tal proposito è stata creata grazie all’aiuto di UBI Banca un’aula formativa dove organizzare corsi ludico – educativi aperti a tutti».

«Analogamente a quanto fatto con l’ex spaccio del manicomio, oggi divenuto un bar gestito da una cooperativa dove lavorano anche i nostri pazienti psichiatrici inseriti in percorsi di riabilitazione, abbiamo concesso in comodato d’uso gratuito all’Associazione Disabili Bergamaschi questo locale di Via Borgo Palazzo, con l’intento, da un lato, di venire incontro all’esigenza di una realtà con cui collaboriamo proficuamente da anni di avere una nuova sede, e, dall’altro, di dare una seconda vita ad un luogo storico per la città di Bergamo – ha commentato Carlo Nicora, direttore generale dell’ASST Papa Giovanni XXIII – Un pezzo di storia della sanità bergamasca che si rinnova e ritrova la sua vocazione di dare sostegno e assistenza a chi non può farcela da solo. E’ anche così che il Papa Giovanni vuole collaborare con il mondo delle associazioni, essere al servizio dei bergamaschi e restituire una parte dell’affetto, del sostegno e della fiducia che Bergamo da sempre ci riserva».